Philippe Aubert
traduzione Giacomo Tessaro
Il secolo dei Lumi comincia in realtà nel 1670 per finire nel 1820. Durante questo lungo periodo tutti i campi della cultura vengono profondamente scossi. Niente sfugge al nuovo rapporto dell’individuo con il sapere, nemmeno la religione. Il fenomeno prenderà un carattere specifico a seconda dei Paesi e della storia dei popoli, al tempo stesso attori e vittime di questi cambiamenti. In un libro che è stato appena ripubblicato (Le Christ des Lumières. Jésus de Newton à Voltaire, Cerf, Paris, 2011 [Il Cristo degli Illuministi. Gesù da Newton a Voltaire, indeito in Italia n.d.t.]) lo storico Bernard Cottret esplora i dibattiti teologici nell’Inghilterra dell’Enlightenment. Contrariamente a ciò che succederà in Francia, gli Illuministi inglesi non rifiutano in blocco la religione e le Chiese, piuttosto si interrogano, e se le loro risposte possono talvolta sembrarci sorpassate, le loro domande rimangono al centro della riflessione teologica e della fede. Completando questo affresco con un rapido giro attraverso la Germania e la Francia comprendiamo che malgrado le differenze di statura e il genio proprio a ciascuna cultura, il secolo dei Lumi è la culla della teologia liberale.
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