Accueil / Traductions / Italiano / L’India e le caste

L’India e le caste

In India è stato lanciato un appello perché venga abbandonato il sistema istituzionale delle caste, durante una conferenza organizzata in maggio congiuntamente dal Consiglio ecumenico delle Chiese e dal Consiglio nazionale delle Chiese in India, che raggruppa protestanti e ortodossi. Nel rigidissimo sistema gerarchico della società indiana, i dalit sono i fuori casta, i vecchi “intoccabili” che vivono di mestieri considerati degradanti e soprattutto tenuti a distanza dalle caste superiori che culminano con i brahmani. I dalit cristiani rappresenterebbero i due terzi dei circa 28 milioni di cristiani indiani. E subiscono questa discriminazione anche nelle Chiese cristiane dove sono le caste superiori che detengono la maggior parte delle posizioni di potere.

Tuttavia si nota un nuovo dinamismo nel mondo dei dalit per scuotere “l’egemonia oppressiva del sistema delle caste” secondo le parole di un dalit cristiano, universitario di Nuova Delhi. “Questo nuovo dinamismo deve obbligatoriamente esprimersi nella vita delle Chiese” ha dichiarato un altro partecipante, vescovo della Chiesa siriana ortodossa in India. Poiché “c’è una fondamentale ipocrisia quando la Chiesa proclama di essere una comunità in cui tutti sono uguali ma dove rimane la pratica delle caste”, ha fatto notare un teologo indiano; “Le Chiese devono scegliere tra Cristo e le caste”. Un altro partecipante a questa conferenza ha rimarcato che questa “egemonia del sistema delle caste” in India non si vive solamente nel cristianesimo, ma che anche altre religioni che riconoscono l’uguaglianza tra gli esseri umani, come il buddhismo e il sikhismo, praticano questa discriminazione. “Le caste non possono scomparire semplicemente a colpi di buone intenzioni e di retorica teologica. Dobbiamo impegnarci in azioni audaci” ha dichiarato un protestante metodista. Resta il fatto che non tutto invita alla disperazione, la questione delle caste ha subito una evoluzione favorevole in India nel corso degli anni, è una delle constatazioni positive di questa conferenza.

Secondo l’agenzia on line Cathnews India alcuni responsabili della Chiesa cattolica in India hanno espresso la loro inquietudine per il fatto che durante il censimento in corso si registrano la religione e la casta degli individui.

Ora, i cristiani dalit sono numerosi (più del 60% dei cristiani); ma la politica di discriminazione positiva, che accorda vantaggi fiscali e riserva in certo numero di posti nell’impiego pubblico e nell’insegnamento ai “fuori casta” buddhisti, hindu e sikh, esclude i dalit cristiani e musulmani, sotto il pretesto che il cristianesimo e l’islam non riconoscono il sistema delle caste. Al censimento del 2001 le statistiche ufficiali avevano sottostimato il numero di cristiani (24 milioni) in confronto con i dati delle Chiese, perché molti si erano sentiti obbligati a registrarsi con hindu in regioni dove venivano perseguitati da movimenti hindu nazionalisti e fascistoidi, o ancora perché temevano di perdere il loro status di fuori casta e il beneficio della discriminazione positiva in loro favore, rifiutato ai dalit cristiani o musulmani.

Secondo il portavoce della Conferenza dei vescovi cattolici dell’India, i cristiani hanno viva la coscienza che c’è “un reale problema” per i loro fratelli dalit a rivelare la loro appartenenza religiosa. E ha ricordato che le Chiese hanno chiesto al governo, invano, l’allargamento delle misure di discriminazione positiva a tutti i dalit senza distinzione di religione. La Chiesa cattolica rivendica 17 milioni di fedeli, il Consiglio nazionale delle Chiese in India (che rappresenta 29 gruppi protestanti e ortodossi) 13 milioni di membri, cifre del 2010. Secondo il censimento del 2001 gli hindu rappresenterebbero l’80,5% della popolazione, i musulmani il 13,4%, i cristiani il 2,3%, i sikh l’1,9% e i buddhisti lo 0,8%.

Don

Pour faire un don, suivez ce lien

À propos Évangile et liberté

.Evangile-et-liberte@evangile-et-liberte.net'

Laisser un commentaire

Ce site utilise Akismet pour réduire les indésirables. En savoir plus sur comment les données de vos commentaires sont utilisées.

En savoir plus sur Évangile et Liberté

Abonnez-vous pour poursuivre la lecture et avoir accès à l’ensemble des archives.

Continue reading