Di Gilles Castelnau*
Traduzione di Giacomo Tessaro
* Gilles Castelnau è stato pastore riformato ad Amsterdam e nella regione parigina. Si interessa da sempre alla presenza dell’Evangelo ai margini della Chiesa, come le cappellanie militari, carcerarie, universitarie e la Croce Blu. Da molti anni anima il sito Internet Protestants dans la Ville.
Il passo biblico è tratto dalla versione Nuova Riveduta.
“Un po’ di dolcezza in un mondo di bruti” era lo slogan, molto azzeccato, di una marca di cioccolato, che noi contemporanei abbiamo adottato e ripetuto; segno che, alla fine, non ci sentiamo poi così forti. Noi Francesi siamo grandi consumatori di ansiolitici e amiamo anche il cioccolato, che è un ottimo antidepressivo: una “tavoletta di tenerezza”, come diceva un’adolescente che aveva comunque timore di ingrassare!
Giovanni diceva “Amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio” (1 Giovanni 4:7). È un’idea che piace, perché oggigiorno piacciono la compassione e la bontà, si ha bisogno d’amore, e si temono sopra ogni altra cosa la violenza e l’odio. Guardate gli jihadisti: i loro attentati ci inorridiscono mille volte di più che gli incidenti stradali, il cancro o l’AIDS. Oggi tutti hanno nel cuore un naturale slancio di tenerezza fraterna, forse anche un po’ materna.
Giovanni diceva: “Dio è amore”, ed è talmente vero che, nel XIII secolo, la beghina di Valenciennes Marguerite Porète aggiunse: “e l’amore è Dio”, ma fu portata a Parigi e bruciata viva in place de Grève il 1 giugno 1310, perché si interessava più dell’amore che del Credo, dell’Eucarestia, della Trinità, dell’Incarnazione, della Redenzione e di tutti gli altri dogmi della Chiesa.
La grande maggioranza dei nostri contemporanei non vuole più ascoltare i preti e i pastori che ripetono verità alle quali non credono più, e che non servono più a nulla. Non vogliono cantare in eterno inni dalle parole aberranti. E tuttavia, tutte queste persone a cui piace sperare in “un po’ di dolcezza in un mondo di bruti” parlano d’amore, e anche se non vanno in chiesa, alla fine non mi sembrano così lontani dall’Evangelo, perché Giovanni ha veramente detto “l’amore è da Dio”, e Marguerite Porète l’aveva capito bene: “l’amore è Dio”.
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