Corinne Lanoir
decana della Facoltà di Teologia Protestante di Parigi
Traduzione di Giacomo Tessaro
Il nostro professore, teologo ed amico Raphaël Picon è deceduto giovedì 21 gennaio dopo un anno di lunga lotta contro la sua malattia. In questa immensa perdita non abbiamo finito di comprendere tutto quello che ci è stato concesso di vivere, di ricevere, di capire a fianco di quest’uomo dall’intelligenza fine e piena di humour, di grande umanità e dalla spiritualità discreta, fermamente ancorata in una sublime accettazione della vita, della sua bellezza e delle sue contraddizioni. Profondamente ecumenico, attento alla vita ordinaria, lasciava sempre ai suoi interlocutori e alle sue interlocutrici la libertà di prendere quanto potevano delle idee che proponeva con molta eleganza. A noi ora l’onore di far vivere questa eredità nella pena e nella speranza.
Il nostro pensiero va in particolare a sua moglie Cécile e ai loro figli Flaminio, Nadia e Joachim.
Preghiera di lode
Le parole che Flaminio e Nadia (assieme a Joachim) sono riusciti a pronunciare nel loro lutto ci confermano la grandezza della pena attuale.
Eccoci qui, voi, la sua famiglia, noi, i suoi amici, per dire quanto abbiamo voluto bene a Raphaël e quanto siamo riconoscenti per la sua vita e la sua presenza in mezzo a noi, per tutto ciò che questo costruttore ha realizzato in famiglia, nell’insegnamento in quella facoltà di teologia che proprio lui ha ricostruito, nei suoi vari impegni.
Nel dolore della perdita, siamo qui in questo tempio perché vogliamo porre questa infinita tristezza di fronte a qualcosa di più grande ancora. Nel vuoto di questa assenza stiamo cercando un Dio nascosto, un Dio dall’immensità celata, un Dio d’amore e di consolazione.
A lui appartengono il mistero della vita e della morte di Raphaël.
Noi nulla capiamo di ciò.
Ma siamo qui per ascoltare una consolazione, per osare credere che non siamo soli nel nostro dolore.
Ecco perché ora ci poniamo in presenza di Dio.
Dio d’amore e di misericordia
tu che dal caos fai nascere e rinascere senza sosta la vita
ti confidiamo la nostra pena.
Siamo venuti qui a deporre il nostro fardello
e crediamo alla promessa della quiete
oggi o domani.
Sappiamo che Raphaël ha raggiunto l’immensità
della tua intelligenza del mondo.
Dacci il coraggio e la forza di continuare il cammino
di costruire al di là dell’assenza
di vedere ancora la bellezza nell’ordinario
e di dire sì alla vita che tu ci dai.
Amen
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