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RIPENSAMENTI : La preghiera

Dio ascolta la preghiera degli uomini e modifica, se vuole, l’andare delle cose; così dicono i conservatori. Un televangelista americano si diceva convinto di poter ottenere con la preghiera che Dio dirotti un uragano avviato verso il suo centro di televisione. Le sue parole non mancarono di commuovere assai i suoi vicini: capivano che la tempesta si sarebbe dirottata nella loro direzione!

Tali preghiere di domanda esistono davvero. Sui registri messi a disposizione della gente alla porta delle chiese, si possono scoprire richieste precise, sovente indirizzate a Maria o a santa Rita (patrona delle cause perse):

– « Rendetemi l’amore di Marcello »

– « Ottieni lo spostamento di mio marito a Nizza »

Ho letto a Palermo:

-« Santa Rosalia, liberateci dal pizzo »

Alla provvidenza di Dio si rimettono i bisogni e le preoccupazioni quotidiane nella speranza che se ne incaricherà, dal momento che si occupa degli uomini e ascolta le loro domande.

Il vescovo John Spong, di Newark (vicino a new York), si scandalizzò quando i suoi parrocchiani gli dissero, allorchè sua moglie godeva di una remissione del cancro che la colpiva:

-« Siamo stati talmente tanti a formare una catena di preghiere a suo favore che non ci stupisce che Dio ne abbia tenuto conto ».

Egli rispose:

-« Ciò tende a significare che Dio è sensibile al fatto che molta gente conosca mia moglie, che sia moglie di vescoco e perciò sia importante ai suoi occhi! Invece si curerebbe meno di una povera donna solitaria! Che Dio antipatico mi presentate quì! » (Lettera pastorale, maggio 2007).

Questo modo di pregare non tiene conto della sofferenza degli innocenti nè delle preghiere non esaudite. I giornali di Nashville (Tenessee) hanno dato un gran rilievo al fatto seguente: dopo un incidente di auto dal quale la cantante Barbara Mandrell era uscita senza troppi guai, il presidente Reagan se ne era rallegrato con lei addendo: « Dio L’ha protetta », dimenticandosi dell’altro automobilista che vi aveva perso la vita. Questa strana idea della provvidenza divina secondo cui Dio ha potuto scegliere di salvare l’uno e di lasciar morire l’altro suscitò parecchia perplessità.

Molta gente, giustamente, non ne vuol più sapere di una simile spiritualità. La questione si pone ogni qual volta una catastrofe colpisce un gran numero di vittime: se è vero che Dio è buono, che esaudisce le preghiere e interviene nella storia del mondo, come mai può Egli permettere tanta sofferenza, perchè non ha impedito questa disgrazia?

Accade che quei drammi siano interpretati come punizioni meritate dal comportamento malvagio degli uomini. Alcuni televangelisti americani han detto che l’attentato del World Trade Center e i terremoti che si manifestano quà e là sono il castigo inflitto da Dio agli uomini che tollerano troppo facilmente l’omosessualità e gli altri cosidetti « vizi » sessuali. Il che implica tra l’altro che Dio si interessi particolarmente alle questioni di sesso.

Non è perchè Dio ci esaudisce che siamo attaccati a Lui, nello stesso modo che lo siamo all’eletto locale se ci ha fatto ottenere qualche privilegio!

La preghiera non mira a persuadere Dio di intervenire negli affari umani di cui pensiamo che non si preoccupa abbastanza. Mira a convincerci noi di guardare i nostri contemporanei con gli occhi di Cristo e a liberarci così di ogni spirito di prepotenza integrista e dominatrice. Ci apre gli occhi per farci vedere nel nostro prossimo un essere che Dio ama e nel quale già dimora. La preghiera cristiana si fa mediazione pacifica per presentarci la vita di tutti, noi e gli altri, con la fede, la speranza e l’amore che Gesù Cristo ci ha fatto conoscere. 

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