Quando i giusti sono numerosi, il popolo si rallegra; ma quando domina l’empio, il popolo geme. (Proverbi 29,2)
Traduzione della Bibbia Bayard: Folla di giusti il popolo esulta – regno dei bruti il popolo piagnucola.
È proprio della saggezza traversare i secoli con parole misurate che gli uomini dovrebbero ascoltare. Ma gli uomini non sempre prendono la via della saggezza e seguono quella del crimine che li perderà.
Nel testo ebraico la parola popolo si trova alla fine delle due parti del proverbio ma è difficile rendere il ritmo del proverbio originale. Tuttavia è importantissimo tenere a mente che i proverbi sono destinati al popolo tutto intero, “perché io sono il tuo Dio, perché tu sei il mio popolo”. I racconti delle origini forniscono una storia al popolo d’Israele, con le sue regole e i suoi divieti, ciò che è permesso e ciò che non lo è; il giusto è colui che conserva la fedeltà ai comandamenti di Dio. I profeti si indirizzano al popolo mettendolo in guardia, denunciano i suoi capi e la loro maniera di governare. I profeti, alla loro maniera, formano una catena di giusti.
Mentre i dirigenti passano, il popolo resta, e questo non gli impedisce di soffrire quando il diritto è sbeffeggiato, quando il potere corrompe, quando la follia omicida si impadronisce degli uomini. Allora chi sono i giusti tra di noi per vivere nella gioia e non nel lamento? Il proverbio non lo dice ma una cosa è sicura, i giusti devono essere molti, non è bene rimettersi a uno solo per essere governati. E se si capovolge il proverbio: è sul grado di felicità del popolo che si giudicherà la rettitudine di coloro che lo governano.
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