Accueil / Traductions / Italiano / Il Quietismo

Il Quietismo

Bisogna diffidare delle parole che terminano in -ismo. La maggior parte di esse rinviano a insiemi eterogenei. Quanto al Quietismo, esso non è che la deriva perversa di un comportamento normale assolutamente cristiano. La quiete, dal latino quietus, evoca la tranquillità, la pace e perfino la morte. È l’opposto dell’in-quietudine, dell’agitazione, del rumore. “Non siate in-quieti” comanda l’Evangelo (Luca 12,29). Comportamento normale, la ricerca della solitudine, del silenzio, per essere più disponibili alla Parola di Dio nella preghiera, non manca di esempi nelle Scritture: profeti, Gesù, Paolo e quanti altri sul loro esempio hanno ripreso questo cammino angusto, difficile e più o meno seminato d’insidie. Allestire “zone” di silenzio, di relativa solitudine non dovrebbe essere un’abitudine per ogni cristiano impegnato nell’azione?

Il Quietismo richiama il teologo spagnolo Miguel Molinos (1628-1696), autore di una Guida spirituale che conobbe un grande successo. Ma prima di lui, sempre in Spagna, erano apparsi (1525) gli Alumbrados ovvero gli Illuminati; nel linguaggio popolare: gli sbronzi. Molinos riprenderà più o meno le loro affermazioni e pretese e le completerà. Per gli Alumbrados è possibile accedere alla vita divina partendo da questo mondo; per fare questo è opportuno annichilire totalmente le tre “Facoltà” dell’anima, ovvero: l’intelletto, la volontà, la memoria. Ora, questa pretesa è impossibile da realizzare; resterà sempre un’attività di fondo. Bisogna tagliarsi fuori dal mondo, fare silenzio; queste sono condizioni obbligate. Ogni preghiera vocale è inficiata di imperfezioni; solo l’orazione silenziosa è accettabile. La ricerca e la pratica delle virtù, assistere alla messa, i sermoni, gli atti di pietà sono assolutamente inutili, come lo sono le opere e le indulgenze per assicurarsi la salvezza. Su questi punti si trovano già delle tesi fondamentali di Lutero. Le sofferenze, i rigori, le agitazioni o anche le estasi (rapimenti) sono i segni positivi di un rinnovamento profondo. Questi fenomeni si accompagnano talvolta all’intrusione, nel campo della coscienza, di scene e di immagini attraenti o spaventose, erotiche… Il pericolo non viene direttamente da queste “apparizioni” ma dal fatto che il soggetto vi si affezionerà, quando addirittura non cercherà di provocarle. Questi fenomeni sono ben conosciuti nello Zen, come ho constatato durante un soggiorno in Giappone e delle conversazioni che ho potuto avere. Per i Maestri autentici queste “apparizioni” costituiscono una tappa ineludibile sulla Via, ma sono una tappa che bisogna assolutamente oltrepassare. In Occidente, un Giovanni della Croce (1542-1591), esploratore delle vie mistiche, non dirà cose diverse.

Il 28 agosto 1687 il Sant’Uffizio romano rende pubblico un decreto, confermato il 20 novembre seguente da una bolla di papa Innocenzo XI, che condanna tutta la dottrina quietista di Molinos in 68 articoli. Ecco qualche esempio significativo di proposizioni condannate: Dio vuole lavorare in noi senza di noi (art. 4). Non facendo nulla, l’anima si annichilisce, ritorna al suo principio e alla sua origine, ovvero l’essenza di Dio… (art. 5). Quando l’anima interiore, stanca dei discorsi su Dio e sulle virtù, rimane senza fervore, questo costituisce un segnale positivo (art. 29). La lussuria (violenze del demonio) è permessa da Dio per umiliarci. In questo caso preciso non c’è peccato… (art. 41). Può accadere che queste violenze e atti carnali riguardino due persone… (art. 42); questo non ha alcuna importanza se l’anima è tutta occupata da Dio. Per giustificare questa aberrazione l’articolo 49 rimanda al libro di Giobbe (16,18) con un’esegesi stravagante e più che dubbia: Giobbe violentato dal demonio si sarebbe “insudiciato” nello stesso momento in cui indirizzava a Dio “pure orazioni”. Gli articoli 46, 47, 53 trattano più o meno gli stessi argomenti.

Il Quietismo ha toccato quasi tutti gli ordini monastici per guadagnare il clero secolare e i laici. In Francia ci fu il confronto tra il vescovo di Meaux (Bossuet) e l’arcivescovo di Cambrai (Fénelon), protettore di Mme Guyon e autore di una Spiegazione delle Massime dei Santi sulla vita interiore (Une explication des Maximes des Saints sur la vie intérieure). Bossuet non ha compreso gran che del Quietismo molto moderato di Fénelon. Nel marzo 1699 papa Innocenzo XII condanna gli errori della corrente che riguardano la Via del puro amore (Voie du pur amour) di Mme Guyon e Fénelon.

A seguito di questo episodio, Fénelon (e la sua dottrina) fu salutato come una sorta di liberatore da numerosi riformati; questo quietismo penetrò anche la Riforma.

Detto questo, ci sono stati e ci saranno uomini e donne che vivono una fede autentica, una vita interiore molto ricca ai margini delle Chiese e in una sorta di quietismo correttamente inteso. La liturgia sembra loro vuota di senso e i sermoni ripetitivi, i convenuti li annoiano… Aspirano all’acqua viva delle fonti e hanno solo l’acqua di una cisterna; si domandano cosa ci stanno a fare lì. In breve, vivono tutto il contrario di quello che hanno forse vissuto per degli anni (cfr. Giobbe e Salmo 42). È la conseguenza di una stanchezza, dell’età o di una disposizione più o meno morbosa al confine della psicopatologia? Non c’è niente di più incerto e bisogna guardare più da vicino prima di giudicare. Ecco quello che Gaston Frommel (1862-1906) rispondeva a uno dei suoi corrispondenti: “La vostra lettera non manca di rattristarmi… La vostra solitudine deve essere pesante da sostenere. Senza dubbio Dio vuole che voi camminiate solo… solo con Lui. È una disciplina, ma è una grazia… Il mondo ha bisogno, le nostre Chiese hanno bisogno di coloro che hanno appreso come Mosè nel deserto a camminare soli con Dio, a non contare assolutamente sull’appoggio degli uomini. È la Scuola profetica per eccellenza.”

Don

Pour faire un don, suivez ce lien

À propos Évangile et liberté

.Evangile-et-liberte@evangile-et-liberte.net'

Laisser un commentaire

Ce site utilise Akismet pour réduire les indésirables. En savoir plus sur comment les données de vos commentaires sont utilisées.

En savoir plus sur Évangile et Liberté

Abonnez-vous pour poursuivre la lecture et avoir accès à l’ensemble des archives.

Continue reading