Abbiamo scoperto, dietro quei riti e quelle parole, il soffio rassicurante e creatore che anima anche noi e ci trascina nel grande dinamismo della Vita divina. L’Unità istituzionale per la quale pensavamo di pregare è rimasta al di fuori dei nostri orizzonti, anzi da qualche anno è regredita. Ma persistiamo nella ritrovata fraternità. Ed ecco che lo spirito ecumenico ci apre anche, ai nostri giorni, ad altri credenti “estranei alla nostra fede”: liberali musulmani o ebrei. E scopriamo lo stesso sentimento di stupefazione di condividere con loro l’esperienza della Presenza divina malgrado l’estrema difficoltà di comunicare in profondità con coloro da cui ci separa una storia intera. Sperimentiamo anche, sfortunatamente, i muri di ghiaccio che ci separano dagli integralisti ebrei e dai fondamentalisti musulmani, dei muri che ci sembrano contraddire la Buona Novella del Dio di Gesù Cristo. E lo scoraggiamento tende a impadronirsi di noi quando constatiamo le stesse chiusure presso alcuni integralisti cattolici e… evangelici. Però conserviamo la speranza ecumenica della riflessione spirituale con tutti, nel rispetto reciproco.
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Évangile et Liberté Penser, critiquer et croire en toute liberté