Contro la sua intenzione, questo libro dipinge un ritratto dell’individualista che trovo positivo. Lungi dall’essere un egoista, ripiegato su se stesso, che non cerca che la sua soddisfazione, si preoccupa del valore e della dignità della persona. Non accetta che si sacrifichi un essere umano alla collettività (così per i dreyfusards [i sostenitori del colonnello Dreyfus durante l’affaire che lo vide protagonista n.d.t.] il preteso interesse nazionale non legittimava una condanna ingiusta). Pensa di dover esprimere la sua opinione personale anche quando questa si pone contro il suo schieramento (così Gide, simpatizzante comunista, nel 1936 punta il dito contro le derive dell’URSS). Ha il senso della sua responsabilità, non lascia che la Chiesa, la tradizione, il partito o i media decidano al suo posto quello che deve pensare, credere e fare.
L’individualismo è una virtù difficile che bisogna rispettare e coltivare.
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Évangile et Liberté Penser, critiquer et croire en toute liberté