Contro il modernismo (che Roma ha condannato), gli integristi vogliono difendere « l’integralità » del cattolicesimo. A loro parere, la « verità » costituisce un blocco nel quale tutto è legato; la si tradisce nel suo insieme qualora se ne modifichi la minima parte. Alla preoccupazione modernista di integrità, nel senso di onestà e di rigore intellettuale, risponde la rivendicazione di una integralità che difende e mantiene tutto. Integro e integrista sono parole che vanno applicate a due tendenze contrarie. La prima rifiuta di transigere col pensiere e il sapere; vuole une fede intelligente e informata. La seconda aspira a una religione intangibile; vuole sottomettersi e conformarsi alla tradizione stabilita senza riesaminare nè riformare niente. Oggi gli integristi sono opposti ai cambiamenti, ancorchè ben timidi, introdotti da Vaticano II.
Simili atteggiamenti s’incontrano ad ogni epoca nelle diverse religioni o ideologie. La paura di gravi infedeltà o di compromessi pericolosi degenera in una chiusura che sbocca talvolta nel fanatismo. Analizzare, distinguere, discernere, non prendere o rigettare tutto in blocco, ecco il principio di una religione e di un pensiero critici opposti a tutti gli integrismi.
André Gounelle
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