Di Robert Riber, tratto da “Fenêtres ouvertes”
Traduzione di Giacomo Tessaro
Ti rendiamo grazie, Signore, ti diciamo grazie
per tutto ciò che si dice, tutto ciò che si fa, ma che non si vede.
Grazie per le piccole cose della vita,
quelle che nessuno nota,
quelle che a malapena sospettiamo.
Grazie per il bagliore di gioia negli occhi di un malato,
per la complicità di un bambino, e per chi passa in un istante.
Grazie per il gesto gratuito, un sorriso,
una stretta di mano, una pacca sulla spalla.
Grazie per il silenzio osservato alle porte della rivolta,
per il perdono che si concede al posto della vendetta,
per la parola d’amore al posto dell’insulto,
per la preghiera muta nel cuore del dramma dell’altro.
Grazie per l’umile che si tiene all’ombra del potente,
per l’apparentemente inutile,
per il bene che non abbiamo mai potuto dire,
e per le gioie segrete in mezzoai tormenti.
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