Benedire è l’atto più evangelico che ci sia

Cristo è la benedizione di Dio per il mondo, la nostra approvazione radicale, senza riserva e senza ritegno. Egli è colui che ci permette di rialzare la testa e di non avanzare più nella storia con la schiena curva, in guerra permanente contro noi stessi. A questo titolo egli è colui che ci salva. Sì, Cristo salva, perché la benedizione della quale egli è il nome e l’incarnazione ci libera dall’influenza di ciò che, in noi e nell’altro, ci spezza e ci maledice. Ma la benedizione non è mai costituita da belle parole e bei discorsi, tanto meno da piccoli gesti dall’apparenza magica. Benedire è una lotta, un combattimento. È una lotta contro ciò che ci condanna alla maledizione. Il razzismo, l’omofobia, l’odio per se stessi, l’esclusione sociale sono tante maledizioni mortifere. Benedire significa lottare contro la maledizione attraverso le riforme sociali ed economiche, le predicazioni profetiche e liberatrici, le opere della scienza e della cultura che fanno crescere l’uomo, attraverso le imprese che spingono sempre più in là i nostri limiti. “Benedite, poiché a questo siete stati chiamati” ci dice l’epistola di Pietro (1 Pietro 3:9). Essere cristiani non è nient’altro che benedire.

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