La vita si regge su così poche cose, si dice spesso. Si regge su questi angeli. Sono loro che riaccendono le stelle. Una parola, un gesto, uno sguardo, e il mondo si trova abbellito. Quello che, ancora ieri, ci pareva insormontabile diventa, per la potenza di questi angeli, un piccolo ostacolo da superare. Sono anche degli angeli, questi eroi sconosciuti dei campi di battaglia, di ieri come di oggi, che lottano per noi e a cui dobbiamo buona parte della nostra libertà. Gli angeli sono anche quei predicatori della libertà, quella che ci permette di osare vivere i nostri sogni; quei predicatori della giustizia, quella per cui non c’è né forte né debole; quei predicatori della fede, quella che ci ricorda che noi siamo niente di meno che figli di Dio, figli della luce, dell’infinito, del sublime ! Sì, è a questi angeli che passano in incognito nelle nostre vite, senza farsi notare, che noi dobbiamo la vita. Spesso nella Bibbia i più grandi miracoli si fanno dietro le quinte, lontano dagli sguardi e talvolta senza che si sappia chi ne è realmente l’autore. Passa un angelo, si dice, nel silenzio improvviso di una conversazione, tra due parole, come per dare più respiro ai nostri scambi ed evitare che si rimanga senza fiato. Non sempre sappiamo chi sono questi angeli che ci salvano. E anche questa è una liberazione. Siamo debitori verso tutti, e quindi liberati dall’influenza di uno solo. E l’angelo è anche di sicuro quello che noi siamo stati, un giorno, senza rendercene conto. I più grandi testimoni della grazia di Dio, quella che non cessa di donare all’umanità bellezza, luminosità e grandezza, sono dei testimoni invisibili.
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